di
Paolo M. Minciotti
Si era diffusa ieri la notizia che “anche
prostitute ed
escort saranno iscritte alla Camera di Commercio e avranno un codice tutto per loro. E’ infatti spuntata una nuova voce
nell’elenco Ateco per classificare le diverse attività economiche. Secondo quanto riporta il sito Open, nella lunga lista stilata dall’Istat compare anche un codice dedicato alla prostituzione: il
96.99.92“, come pubblicato da
Repubblica.
Secondo quanto scriveva il quotidiano,
il codice Ateco indicava, dentro un generico e tutto italiano (in quanto generico)
“Servizi di incontro ed eventi simili”, la nuova categoria dispensatrice di piaceri proibiti per padri di famiglia e portatori di varie repressione sessuali che manifestano per la famiglia tradizionale contro il flagello
gender (che non sanno cosa
cazzo sia, ma l’importante è gridarlo) includeva le attività connesse alla vita sociale [sic] “ad esempio attività di accompagnatori e di accompagnatrici (escort), di agenzie di incontro e agenzie matrimoniali; la fornitura o organizzazione di servizi sessuali, organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione; l’organizzazione di incontri e altre attività di speed networking”.
Non venivano citate le ordinarie pratiche di
fellatio o
cunnilingus ritenute evidentemente
sconvenienti anche solo alla lettura e si trattava, o gaudio, della novità introdotta con il nuovo codice Ateco che sembrava permettere alla prostituzione – che
in Italia non è reato, lo è solo lo sfruttamento della prostituzione – da quella
zona grigia fiscale in cui è stata sempre relegata.
Pronta marcia indietro con
spiegone incluso: siccome
non si può legalizzare la prostituzione nemmeno fiscalmente, perché significherebbe principalmente ammettere che ci sono orde di uomini che
amano pagare le donne come forma di potere, non avendo o non ritenendo di avere altre maniere per procurarsi piacere, è necessario l’
ennesimo chiarimento.
L’
Istat rende infatti noto che
a seguito dell’entrata in vigore dall’1 gennaio della nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, coordinata a livello nazionale da Istat, Agenzia delle Entrate e Camere di Commercio per gli ambiti di rispettiva competenza, è stato recepito dalla classificazione statistica europea delle attività economiche denominata NACE Rev. 2.1 il codice 96.99 “Altre attività di servizi alla persona n.c.a”.
La descrizione di questo codice definita a livello europeo riporta, tra le altre, anche le seguenti attività: “provision or arrangement of sexual services, organisation of prostitution events or operation of prostitution establishments”.
Le stesse attività erano già incluse nella classificazione europea precedente nell’ambito del codice 96.09, in vigore a partire dal 2008 al 2024, sebbene non in modo così esplicito come nell’aggiornamento NACE Rev. 2.1 da cui l’ATECO 2025 deriva.
Si precisa che la classificazione statistica delle attività economiche definita a livello comunitario può includere oltre alle attività legali anche quelle non legali al fine di garantire l’esaustività della classificazione e la piena comparabilità dei dati tra Paesi dell’Ue, indipendentemente dal loro regime normativo. Si segnala tuttavia che l’implementazione della classificazione ATECO 2025 a livello nazionale riguarderà solo gli operatori economici residenti che svolgono attività legali, come nel caso del codice 96.99.92 in cui rientrano, ad esempio, le seguenti attività: le agenzie matrimoniali e quelle di speed dating.
La stima delle attività illegali, richiesta nell’ambito dei Sistema dei conti nazionali e regionali dell’Unione europea (SEC), verrà effettuata dall’Istat esclusivamente nell’ambito dei Conti Nazionali utilizzando metodi di stima indiretti.
Insomma
non c’era bisogno della marcia indietro, essendo le attività illegali
effettivamente illegali (leggasi
sfruttamento della prostituzione) già non classificabili come legali, se non per testimoniare che in questo paese
non solo non sappiamo leggere, come dicono altre statistiche,
ma nemmeno sappiamo scrivere a parte
quando si tratta di dare la colpa a quelli che tacciamo di non sapere leggere. La solita italietta.
(11 aprile 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata