di
John Dee
Il presidente eletto per fare l’America grande di nuovo sulla base di un programma elettorale che faceva leva sul nazionalismo razzista degli ignoranti e sulla cattiveria come
giustificazione di sé a suon di “fermerò le guerre in 24 ore”, ha
bombardato l’Iran – pare senza l’approvazione del Congresso, cosa che potrebbe avere conseguenze interne – distruggendo, secondo le parole di Trump, “tre siti nucleari iraniani”.
L’
Iran ha giurato “
vendetta eterna” che, per chi pratichi leggerissimamente la cultura del luogo, significa che la vendetta arriverà quando decidono loro, mentre l’
AIEA ha sottolineato, lo riporta
Al Jazeera oltre a numerosi media internazionali, che dopo gli attacchi USA e la distruzione dei tre siti nucleari
non si sono verificati aumenti delle radiazioni nella zona. Trump ha parlato di "attacco spettacolare".
Lo scrive
Gaiaitalia.com.
Da quando
Trump è alla guida degli USA le guerre nel mondo sono aumentate di numero, con il solo
Netanyahu che è alla guida di sette fronti di guerra contemporaneamente. Non per dare a Trump la responsabilità di tutti i mali del mondo, ma per sottolineare che fino a quando chi vota si farà prendere per il naso da facili slogan e da soluzioni sempliciotte, il mondo difficilmente affronterà i cambiamenti di cui ha bisogno: la
Pace innanzitutto – (molti di voi ricorderanno l’arrivo dell’Ayatollah Khomeini a Tehran dopo l’esilio dei Reali Pahlevi, accolto da milioni e milioni di iraniani che inneggiavano alle nuove libertà. Eccole servite).
L’attacco USA ordinato da Trump poche ore dopo l’annuncio del primo ministro pakistano: “
Proporremo Trump per il premio Nobel per la Pace” e a poche settimane dall’ennesima
boutade leghista del vicepremier
Salvini che diceva “Sarà l’anno della pace grazie al papa e a Trump”. Quando decideranno di stare zitti e muti, tutti quanti, non sarà mai troppo tardi.

(22 giugno 2025)
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