di Redazione RE
Mercoledì 3 settembre: una data che certamente resterà per sempre impressa nella memoria degli ospiti e degli operatori della struttura psichiatrica “San Cataldo” gestita dalla Cooperativa “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII”. Dopo un’attesa durata alcuni mesi, i pazienti e gli operatori della comunità hanno avuto la grande opportunità di incontrare personalmente Papa Leone XIV e di consegnargli di persona ciò che avevano accuratamente preparato per lui: una scatola di “Matti per la Pace”.
“Matti per la Pace” nasce da un progetto che la comunità San Cataldo ha ideato in collaborazione con la rinomata pasticceria Antoniazzi di Mantova, con cui già da tempo collabora per la produzione di “Buoni da Matti”: scatole di cioccolatini avvolti singolarmente da frasi scritte dai pazienti della struttura. Per l’incontro con il Papa è stata prodotta una scatola speciale ed unica con frasi su guerra, conflitti e pace. Partendo dai conflitti interiori gli ospiti della struttura hanno proposto riflessioni sui conflitti del mondo.
“Nella mia testa ci sono Netanyahu e Hamas” oppure “La bomba di Hiroshima scoppia sempre nella testa a me”, ci aiutano a capire il peso del conflitto interiore dei pazienti della struttura psichiatrica, ma anche a trovare possibili soluzioni che potrebbero essere buone prassi per un percorso di Pace, come: “Io e il mio fidanzato ci parliamo poco, però ci ascoltiamo molto”.
Da marzo scorso gli operatori della Comunità lavoravano a questo progetto che si è potuto concretizzare grazie all’aiuto del Vescovo di Mantova S.E. Gianmarco Busca e alla disponibilità improvvisa di Papa Leone XIV che non solo ha accolto chi gli ha consegnato la scatola di cioccolatini, ma che ha anche voluto fare un fuori programma passando a salutare uno ad uno tutti i pazienti e gli operatori.
Secondo il Dottor Enrico Baraldi, Psichiatra della struttura di San Cataldo, “Da molti anni faccio lo psichiatra, ma mai mi era capitato di gettare un ponte tra gli abissi più infernali e dolorosi della mente umana e l’Uomo che più di tutti è vicino al Cielo. E’ stata un’esperienza emozionante, per la quale ringrazio gli ospiti della Comunità che mi hanno regalato frasi così significative e la Cooperativa PG23 che mi ha dato il privilegio di poterle valorizzare e diffondere, fino ad arrivare prima al nostro Vescovo Marco e poi al Santo Padre.”
“Un progetto semplice e visionario: “Matti per la Pace” dichiara Alessia Pesci, Vice Presidente del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, “Questi messaggi sono arrivati fino al Papa come dono e segno di vicinanza. Un gesto piccolo, ma carico di significato: ricordare che la pace si costruisce anche attraverso le voci più fragili, quelle che spesso non vengono ascoltate, ma che sanno parlare con autenticità di dignità e convivenza.”
L’incontro è stato molto toccante e non sono mancati momenti in cui il Papa ha dimostrato vicinanza ai pazienti, come quando Daniela gli ha detto “Soffro molto” e il Papa le ha posato la mano sulla testa per una benedizione speciale; o quando un altro ospite ha spronato Papa Leone XIV con un: “Ora et labora”.
Sarà sicuramente un’esperienza che darà ai pazienti e agli operatori nuovi argomenti che potranno essere illustrati ai cittadini reggiani che il prossimo 25 settembre, durante la settimana della salute mentale, decideranno di partecipare alla marcia organizzata dalla Papa Giovanni XXIII dalla stazione centrale a Piazza Fontanesi. In quell’occasione si procederà in corteo con la statua di Marco Cavallo proveniente appositamente dall’ex ospedale psichiatrico di Trieste già diretto da Franco Basaglia, e ci si potrà sedere sulle “Panchine parlanti” confrontandosi liberamente con pazienti ed operatori della struttura di San Cataldo.
(11 settembre 2025)
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