La Lega vuole affondare Meloni? Si parte da una nuova “stretta” sui permessi di soggiorno…

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Il leghista Roberto Salati (destra) insieme a Matteo Salvini prima della sconfitta elettorale alle ultime amministrative

di G.G.

Siccome Meloni vorrebbe fare sul serio con la faccenda degli scafisti, e la Lega rischia di non potere più speculare politicamente sui negher che arrivano in I’taglia per toglierci il pane [sic], perché se ci sono i trafficanti di esseri umani, le mafie, diventa difficile incolpare le vittime, ecco la Lega di Salvini annunciare una stretta pesante sui permessi per i migranti.

E’ l’umanissima risposta leghista ai morti nel naufragio di Cutro. A confermare che tra ciò che si dice e ciò che poi si fa una certa coerenza si trova, senza nemmeno pensarci troppo.

Ecco così distrutta in due e due quattro la sceneggiata demagogica del Consiglio dei Ministri a Cutro con la Lega subito sulle barricate a gridare  al négher al négher nelle ore immediatamente successive all’appello diSergio Mattarella che si è rivolto al governo reclamando (ordinando) una soluzione all’esecutivo e all’Europa sul dossier migratorio.

La decisione politica che sta alla base della sfida di Salvini a Meloni e al suo governo è vedere chi ce l’ha più grosso, il consenso, e capire fino a che punto la premier è disposta a rischiare la poltrona per ammorbidire la questione migranti che sta creando profondi malumori nel paese. Il “la” verrà dato il 9 marzo quando alla commissione Affari costituzionali della Camera si avvierà l’esame della proposta di legge del Carroccio – primi firmatari Igor Iezzi e Riccardo Molinari – che decreta appunto un giro di vite sui permessi dei migranti e sulla protezione speciale. Si rimette in campo, insomma, l’orrendo decreto Conte-Salvini del 2018 al quale Meloni, a parole, dice di volersi opporre.

 

 

(6 marzo 2023)

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