Nel corso di questi mesi estivi alcuni docenti delle scuole del Comune e della Provincia di Reggio Emilia si sono attivati per creare una rete, seguendo l’esempio della rete Docenti per Gaza, attivata già dal novembre del 2023 (https://www.docentipergaza.it/). L’obiettivo di questa piccola mobilitazione è quello di sensibilizzare il mondo della scuola del nostro territorio, al fine di poter avviare, nel corso dell’anno scolastico che sta per iniziare, azioni di partecipazione e informazione per le nostre studentesse e i nostri studenti, oltre che di opposizione ai crimini commessi dal governo Netanyhau nei territori della striscia di Gaza e della Cisgiordania occupata.
In qualità di docenti, ma ancor prima di cittadini, si sente l’esigenza di prendere posizione contro questo genocidio, contro l’intollerabile inerzia della comunità internazionale e dei governi occidentali, contro la sistematica violazione del diritto internazionale, contro la manipolazione della realtà e contro gli attacchi, in taluni casi violenti, alla libera informazione. Solo così potremo assolvere, in maniera credibile, al compito di una scuola che si vorrebbe promotrice di una cultura di pace.
“Con questo documento intendiamo costituirci come rete di docenti di diverse scuole della provincia, con l’auspicio di poterci trasformare in una vera e propria rete di scuole, allo scopo di attivare una serie di iniziative (incontri, dibattiti, seminari…) volte a promuovere nei nostri studenti e nelle nostre studentesse una maggiore consapevolezza su quanto sta accadendo nei territori della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Tali interventi, attraverso il ricorso agli strumenti dell’analisi storica, del confronto critico e del dibattito aperto, saranno orientati a contestualizzare la complessità oggettiva delle dinamiche del lungo conflitto israelo-palestinese, sfociato nell’orrendo atto terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre e nella reazione disumana, sproporzionata e ingiustificabile di Israele. Ciò risulta urgente e necessario, a fronte di una narrazione dei media che tende a polarizzare strumentalmente le dinamiche storiche attorno al binomio buono/cattivo o amico/nemico”.
La rete Docenti per Gaza durante lo scorso mese di giugno aveva promosso un appello di cui si condivide qualche estratto, che bene rappresenta lo spirito che ci muove in questa iniziativa:
“Ogni anno noi docenti ci interroghiamo su come svolgere al meglio il nostro compito di educatori, ma questo non è un anno come gli altri e non ci sembrava eticamente coerente entrare in aula, senza esprimere una netta condanna contro il genocidio in atto a Gaza.
Per tale ragione alcuni docenti di diverse scuole reggiane, di ogni ordine e grado, hanno deciso di prendere posizione e, già durante l’estate, si sono attivati per creare uno spazio di confronto e rispondere a tale esigenza.
Da questo confronto è nato un documento che in questi giorni è in via di condivisione nei collegi docenti di inizio anno scolastico, per sollecitare altri colleghi e colleghe ad aderire. A seguito di tale diffusione, in alcuni istituti, le sottoscrizioni e la partecipazione sono aumentate in modo considerevole, incoraggiandoci a dare seguito alla nostra iniziativa.
Per educare i nostri studenti e studentesse ad una cultura di pace, al rispetto del valore universale della dignità umana, per accompagnarli nella formazione di uno spirito critico nella lettura della realtà, perché non rimangano prigionieri dell’indifferenza ma coltivino sempre maggiore senso di responsabilità, intendiamo proporre, ciascuno nelle proprie scuole, occasioni di confronto sull’attualità e di approfondimento storico sulle radici della crisi umanitaria in atto. Parallelamente al lavoro portato avanti da ogni singolo docente, attraverso questa rete di contatti, ci proponiamo altresì di organizzare convegni e incontri con esperti (attivisti, storici, giornalisti, testimoni qualificati…) aperti a più scuole.
Il documento condiviso tra docenti e in alcuni collegi, per dare voce all’indignazione di una parte della comunità educante, per rompere questo muro di silenzio e cercare un dialogo con le istituzioni”.
Docenti reggiani per Gaza
(4 settembre 2025)
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