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“Romeo e Giulietta”, saggio-spettacolo del corso di recitazione di Teatri di Vita #Inscena a Bologna il 4 giugno 2019

di Redazione #Bologna twitter@bolognanewsgaia #Teatro

 

E’ la storia d’amore per antonomasia, e si presta come poche altre a descrivere in ogni tempo e in ogni luogo gli amori dell’adolescenza. Quest’anno il tradizionale saggio-spettacolo del corso di teatro a Teatri di Vita, condotto da Leonardo Bianconi, prende le mosse proprio da una delle più famose tragedie di Shakespeare e diventa “Romeo e Giulietta – uno studio”, in programma a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it), lunedì 3 e martedì 4 giugno alle ore 21. In scena: Jenny Bertaccini, Francesca Laura Binetti, Marco Buresta, Alice Casagrande e Luca Cornazzani.

Non vi è nome più celebre nel teatro elisabettiano, non vi è, piuttosto, nome più celebre nell’intero mondo elisabettiano di William Shakespeare.

Ed è proprio da uno dei testi di Shakespeare che è cominciato il lavoro degli allievi dei corsi di recitazione di Teatri di Vita.

Romeo e Giulietta, uno dei testi più rappresentati della drammaturgia mondiale, il dramma dei due giovani amanti “nati sotto contraria stella” il racconto di un amore nato, sbocciato e consumato nell’arco di qualche giorno. Una storia intensa e ricca di sentimenti contrastanti, di cambi, virate improvvise, promesse e vite spezzate.

Ed è appunto dentro la ricca possibilità espressiva che offre il testo di Shakespeare che abbiamo cercato di concentrare il nostro focus.

Romeo e Giulietta /Uno Studio/ è un lavoro su frammenti dell’opera originale di Shakespeare (nella traduzione del poeta Salvatore Quasimodo) e anche un lavoro di riscrittura di alcuni atti dell’opera, dove quindi gli attori si sono anche cimentati come autori dell’opera stessa. Un lavoro quindi, ricco di colori e sfumature, dove, il contributo degli allievi ha riscritto, in parte, una storia nuova, originale, ma comunque fedele all’opera shakespeariana…

“O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre; e rifiuta il tuo nome: o, se non vuoi, legati solo in giuramento all’amor mio, ed io non sarò più una Capuleti”.

 





 

(4 giugno 2019)

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