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Screening del colon–retto: nei primi 6 mesi di estensione alla fascia di età 70-74 anni chiamate quasi 10mila persone in più

di Redazione

In Regione Emilia-Romagna tra gli screening per la diagnosi precoce del tumore quello del colon-retto registra la percentuale di adesione più bassa, pari a poco più della metà di chi riceve l’invito (53,3%). Il dato viene confrontato con l’adesione allo screening mammografico (73%) e del tumore dell’utero (67,7%).

Informa un nota stampa dell’Ausl RE.

Partecipare allo screening del colon retto è semplice – continua la nota -: basta eseguire il test per la ricerca del sangue occulto fecale, seguendo le indicazioni della lettera di invito.

Per favorire una maggiore conoscenza e più ampia partecipazione a questo screening, da domani la Regione diffonderà una nuova campagna di comunicazione, con il messaggio “L’hai fatta? La prevenzione inizia anche da qui” regioneer.it/colon.

A Reggio Emilia, le modalità di invito sono diverse:

  • nel caso il cittadino abbia già aderito in passato, il flaconcino per eseguire il test viene inviato al domicilio;
  • nel caso il cittadino non abbia mai eseguito il test nello screening o venga invitato per la prima volta, l’invito contiene le istruzioni per ritirare il flaconcino presso i punti di distribuzione. In questo caso, è anche possibile telefonare al Centro Screening e richiedere l’invio a domicilio.

Nei primi 6 mesi del 2025, sono state invitate oltre 9.500 persone in fascia di età 70-74 anni, di queste oltre 5.000 utenti si è sottoposta al test: in 317 casi è stata rilevata una positività per indagare la quale è consigliata l’esecuzione di una colonscopia.

L’esame consente di individuare e rimuovere polipi intestinali che, se non asportati, potrebbero evolvere in forme tumorali; permette anche di riscontrare tumori già presenti prima che diventino sintomatici, intervenendo con cure più conservative ed efficaci.

L’estensione in Regione Emilia-Romagna dello screening del colon retto alla fascia di età 70-74 anni, a partire da gennaio 2025, è in linea con le Raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea e con il Piano nazionale della Prevenzione. A guidare la scelta sono l’efficacia dimostrata ai fini della prevenzione e il forte aumento dell’incidenza del cancro al colon retto a partire dai 75 anni, rilevata dal Registro regionale Tumori.

 

 

 

(30 settembre 2025)

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