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Al Festival Aperto di Reggio Emilia debutta “Ouverture”, opera per cinque cantanti e tapis-roulant

In prima assoluta debutta al Festival Aperto venerdì 3 ottobre alle ore 20.30, nella Sala Verdi del Teatro Ariosto, Ouverture: il primo dei quattro progetti del ciclo Gradus, promosso dal Reggio Parma Festival. L’iniziativa mette in dialogo tre realtà produttive di forte identità – I Teatri di Reggio Emilia, la Fondazione Teatro Regio e il Teatro Due di Parma – con i rispettivi festival: Festival Aperto, Festival Verdi e Teatro Festival.

Ouverture (in replica domenica 5 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Farnese di Parma) è un’opera-performance a cappella per doppio quintetto, cinque cantanti e cinque tapis roulant.

Il progetto nasce dall’incontro inedito tra quattro artisti – Gaetano Palermo, Michele Petrosino, Giuliana Kiersz e Fernando Strasnoy – che prima di partecipare a Gradus non si conoscevano. Diverse nazionalità, diversi linguaggi che, nello spirito del progetto voluto dal Rpf, hanno trovato sintesi durante le lezioni e gli scambi con una serie di “maestri” invitati a trasmettere il proprio sapere.

È nata così una scrittura che intreccia danza, musica e teatro musicale, segno di una generazione di giovani artisti capace di immaginare il palcoscenico in modo libero, lontano dagli schemi novecenteschi.

In uno spazio-tempo di soglia, l’opera indaga la tensione che precede l’evento – nello spettacolo come nella vita – mescolando i rituali della lirica e della pratica sportiva. La voce diventa luogo di visioni contemporanee, mentre canto, parola e movimento si fondono in un tessuto unitario. Il gesto vocale si fa corpo e la corsa diventa metafora di un presente in cui la cura si confonde con l’imperativo della produttività.

Ouverture mette così in scena il paradosso del corpo contemporaneo: disciplinato e consumato, sospeso tra benessere e auto-sfruttamento. Realtà e finzione si sovrappongono, offrendo allo spettatore corpi attraversati da attrito e tensione vitale.

 

Reggio Emilia Festival Aperto
(19 settembre – 22 novembre 2025)
31 spettacoli, 60 repliche,
16 produzioni e coproduzioni,
9 prime assolute, 15 prime italiane

 

Concerti, opere, performance, coreografie, installazioni, spettacoli, multimedia, idee che criticano, artisti e persone che dialogano, vigili, consce della complessità. Nuove liberazioni, nell’80° della Liberazione.

 

 

(30 settembre 2025)

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